lunedì 2 dicembre 2013

L'esperienza svedese

La Svezia è stata il primo paese europeo ad introdurre le banconote nel 1661. Ora è quello più propenso a sbarazzarsene.
A Stoccolma, il denaro contante (ovvero i soldi in circolazione rispetto al Pil) rappresenta appena il 3% dell’economia nazionale - la media europea è il 9% - ed è stata anche questa svolta radicale verso il digital money che è valso alla Svezia il primo posto del Global Information Technology Report, con cui il World Economic Forum premia i Paesi più virtuosi nell’ambito delle tecnologie della comunicazione e informazione (Ict).
In Svezia non c’è panificio o bottega che non sia predisposta al pagamento con carta di credito; sugli autobus pubblici i biglietti sono prepagati o acquistati tramite cellulare, mentre è in continuo aumento il numero delle attività commerciali che accettano solo carte di credito. Perfino alcune filiali delle principali banche hanno completamente abolito le operazioni di cassa per dedicarsi del tutto alle transazioni elettroniche.
Coadiuvate dalla rete di banda larga più avanzata del mondo e sotto la regia della Banca Centrale, Riksbank, tre delle quattro maggiori banche del Paese, ossia 530 delle 780 filiali, non accettano banconote in pagamento né pagano in contanti. Ormai 200 su 300 uffici della Nordea Bank, e tre quarti degli sportelli della Swedbank, fanno solo transazioni elettroniche.
«Stiamo attivamente riducendo il contante nella società», vanta Peter Borsos, portavoce della Swedbank. I pagamenti elettronici sono più sicuri, riducono il pericolo di furti e rapine, e soprattutto «il trasporto del denaro su automezzi blindati produce centinaia di tonnellate di gas-serra; noi soli della Swedbank emettiamo 700 tonnellate di biossido di carbonio per questo, con un costo per la società di 11 miliardi l’anno».
Anche dove è più impensabile, come i luoghi di culto, ci si sta attrezzando: a Karlshamn, nella Svezia meridionale, il parroco della chiesa di Carl Gustaf ha sostituito il tradizionale offertorio con un lettore di tessere per consentire ai fedeli di fare le donazioni in digitale.

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