lunedì 24 febbraio 2014

Una buona idea

Corrado Passera, alla presentazione del suo nuovo movimento Italia Unica, mette nel suo programma la restituzione dell'Iva a chi paga con moneta elettronica. 
Per disincentivare l'evasione «bisogna premiare chi paga», ha affermato Passera.
Un'ottima idea: bisogna certo verificarne la sostenibilità economica, ma la direzione é sicuramente quella giusta.

lunedì 17 febbraio 2014

Pagamenti via smartphone e tablet: le regole del Garante privacy per tutelare gli utenti.

Chi usa smartphone e tablet per acquistare servizi, abbonarsi a quotidiani on line, comprare  e-book, scaricare  a pagamento film o giochi sarà più garantito.
Ecco, in sintesi, le regole elaborate dal Garante per proteggere la privacy degli utenti che, tramite il proprio credito telefonico, effettuano pagamenti a distanza avvalendosi del cosiddetto mobile remote payment.

Informativa
I provider telefonici ed internet e i venditori dovranno informare gli utenti specificando  quali dati personali  utilizzano  e per quali scopi. Per tale motivo dovranno rilasciare l'informativa al momento dell'acquisto della scheda prepagata o della sottoscrizione del contratto di abbonamento telefonico ed inserirla nell'apposito modulo predisposto per la portabilità del numero. Gli aggregatori, che operano per conto dell'operatore telefonico, potranno predisporre una apposita pagina con la quale fornire l'informativa e la richiesta del consenso al trattamento dei dati.

Consenso
I provider telefonici e internet e gli aggregatori, che operano per conto di questi in veste di responsabili del trattamento, non dovranno richiedere il consenso per la fornitura del servizio di mobile payment.
Il consenso è invece obbligatorio, sia per gli operatori che per i venditori, nel caso vengano svolte attività di marketing, profilazione, o i dati vengano comunicati a terzi. Se i dati utilizzati sono sensibili, occorrerà richiedere uno specifico consenso.

Misure di sicurezza
Operatori, aggregatori e venditori saranno tenuti ad adottare  precise misure per garantire la confidenzialità dei dati, quali: sistemi di autenticazione forte per l'acceso ai dati da parte del personale addetto, e procedure di tracciamento degli accessi e delle operazioni effettuate; criteri di codificazione dei prodotti e servizi; forme di mascheramento dei dati mediante sistemi crittografici. Dovranno essere adottate misure per scongiurare i rischi di incrocio delle diverse tipologie di dati a disposizione dell'operatore telefonico (dati di traffico, sul consumo, relativi alla rete fissa, relativi alla fornitura di servizi etc.) ed evitare la profilazione incrociata dell'utenza basata su abitudini,  gusti e  preferenze. Da prevedere anche accorgimenti tecnici per  disattivare  servizi destinati ad un pubblico adulto.

Conservazione
I dati degli utenti trattati dagli operatori, dagli aggregatori e venditori, ivi compresi gli sms di attivazione e disattivazione del servizio, dovranno essere cancellati dopo 6 mesi. L'indirizzo Ip dell'utente dovrà invece essere cancellato dal venditore una volta terminata la procedura di acquisto del contenuto digitale. Per la conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico coinvolti nelle operazioni di mobile payment si dovranno rispettare i periodi di tempo previsti dal Codice privacy.


(informazioni tratte dal sito del Garante per la protezione dei dati personali)

mercoledì 12 febbraio 2014

L'ottima proposta di legge dell’Onorevole Sergio Boccadutri.

Di seguito riporto una sintesi della proposta di legge “C.1928 Disposizioni concernenti la limitazione dell'uso del contante e la promozione dell'impiego della moneta elettronica", presentata alla Camera l'8 gennaio 2014 e di cui l’onorevole Boccadutri di SEL è primo firmatario.
Mi verrebbe da dire “eppur (qualcosa) si muove..”!
Perché non la sosteniamo tutti tramite openparlamento? Monitoriamola e soprattutto votiamola su http://parlamento17.openpolis.it: facciamo sentire la nostra voce e il nostro supporto!

Art. 1 fissa in 500 il limite all'utilizzo del denaro contante, stabilisce l'obbligo di utilizzare strumenti telematici per l'effettuazione delle operazioni di pagamento delle spese delle pubbliche amministrazioni centrali e locali e dei loro enti, fissa in 5.000 euro l'importo massimo che dal 1 gennaio 2017 ogni persona fisica o giuridica può prelevare mensilmente. I suddetti limiti sono poi abbassati di anno in anno, sino ad arrivare all'importo massimo di 500 euro a regime.
A partire dal primo gennaio 2017 sono poi aumentate del 30 % le commissioni di prelievo del denaro contante eseguito tramite carta di credito, carta prepagata o carta di debito.

Art. 2 obbliga talune categorie di soggetti ad accettare ed effettuare pagamenti solo per mezzo di bonifici, carte di pagamenti e assegni (banche e istituti di credito, sale da gioco, intermediari nell'acquisto o nella vendita di metalli preziosi, assicurazioni che vendono polizze sanitarie, pubbliche amministrazioni e università pubbliche o altri enti incaricati della riscossione)

Art. 3 fissa termini più brevi per il rimborso da parte dei prestatori di pagamento in caso di erroneo addebito.

Art. 4  si stabilisce la possibilità di detrarre e dedurre, sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche, solo le spese effettuate tramite bonifico bancario, carta di credito, carta prepagata o carta di debito.

Art. 5 unifica la Carta Nazionale dei Servizi e la Carta d'Identità elettronica nella Nuova Carta Di Identità elettronica che diventa dal 1 giugno 2017 unico strumento di autenticazione telematica per l'effettuazione di pagamenti tra soggetti privati e pubbliche amministrazioni.

Art. 6 introduce il divieto per le pubbliche amministrazioni e per i suoi incaricati di applicare maggiorazioni o commissioni per i pagamenti effettuati con carta di credito, carta prepagata o altra strumento di pagamento elettronico.

Art. 7 introduce in Italia del reato di auto riciclaggio.. L'introduzione di questo reato nel nostro ordinamento è fondamentale. Non solo perché, come si usa dire, "ce lo chiede l'Europa" che lo ha inserito nella direttiva 60 del 2005, ma anche e soprattutto perché questa lacuna, questo colpevole vuoto normativo ha effetti dirompenti sul tessuto economico del Paese perché consente ai criminali di investire i proventi illeciti nelle loro attività legali, favorendo cosi le imprese legate alla criminalità a discapito delle aziende sane, alterando de facto il mercato.

Art. 8 istituisce una commissione consultiva per la disincentivazione dell'utilizzo del contante che una volta insediata potrà vigilare sulla materia. 


Art. 9 dà mandato al Governo di varare un programma di promozione dell'uso del denaro elettronico attraverso i principali mezzi di comunicazione di massa per farne meglio comprendere i vantaggi e le migliori modalità di utilizzo.

sabato 8 febbraio 2014

Tanti spunti interessanti dal convegno "Obiettivo ePayment, lavorare insieme per un’Italia sempre più cashless".

Sergio Boccadutri, deputato di SEL ha presentato il 30 gennaio la proposta di legge di cui è  primo firmatario "Disposizioni concernenti la limitazione dell'uso del contante e la promozione dell'impiego della moneta elettronica", nel corso del convegno "Obiettivo ePayment, lavorare insieme per un’Italia sempre più cashless".


Il convegno é stato organizzato da CashlessWay, Global Hub for ePayment Culture, promotrice di diverse attività sulla lotta al contante come il No Cash Day, giunto alla sua terza edizione e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dello Sviluppo Economico.
"La mia proposta di legge ha l'obiettivo di promuovere ogni forma di pagamento elettronico, dall'ePayment all'mPayment passando per l'adozione di POS e l'uso della carta di debito e di credito, alla quale gli Italiani sono da sempre restii" - ha detto Boccadutri."Secondo stime della Guardia di Finanza il sommerso nel nostro paese raggiunge un totale di 270 miliardi di euro mentre l'evasione fiscale è a quota 170 miliardi e il conto della corruzione è di 60 miliardi all'anno. Si tratta di un danno, di un furto nei confronti del Paese, che la moneta elettronica può contribuire a contrastare con forza."
"Gli strumenti di ePayment in Italia sono in crescita, ma c'è una persistente resistenza alla loro adozione - ha detto Gianfranco Torriero, Direttore Centrale, Strategie e Mercato Finanziari dell'ABI -In media i cittadini effettuano 200 operazioni all'anno, il dato è in crescita, ma il 92% delle preferenze va ancora al contante. C'è poi un fenomeno che sembra illogico, vale a dire l'aumento dei prelievi all'ATM, perché la dotazione di POS in Italia è sui livelli europei. La tracciabilità dei pagamenti non piace agli italiani."
"L'eliminazione del contante serve ad eliminare l'opacità, ma in Italia il contante è gradito - ha detto Marco Di Capua, Vice Direttore dell'Agenzia delle Entrate - ad esempio, dal tabaccaio e dal benzianio puoi pagare soltanto in contanti e per paradosso il costo del contante si scarica suglia strumenti di pagamento no cash. Un tabaccaio deve venderti una stecca di sigari perché gli convenga accettare pagamenti con carta. La carta di credito e il telefonino, poi, devono funzionare in maniera diffusa altrimenti non funziona, perché il cittadino vuole certezze sul fronte della privacy e della sicurezza dei pagamenti no cash, che per aumentare la loro portata devono essere convenienti per l'utente. Per diffondere i pagamenti elettronici bisogna lavorare sulla comunicazione, sulla leva dei costi e sulla leva normativa senza per questo puntare soltanto su imposizioni ma rendendo più conveniente l'uso di uno strumento rispetto ad un altro".  
"Bassilichi gestisce 250mila POS in Italia, pari al 18%-20% della base totale nel paese - ha dettoMarco Di Cosimo, Direttore Pianificazione Strategica di Bassilichi - Dal nostro punto di vista, l'esercente deve diventare il punto nevralgico per migliorare l'uso del contante. Il nostro obiettivo è che sia l'esercente a dire al cliente 'Guardi, è meglio se paga con la carta di credito'. Ma perché ciò avvenga, il pagamento con carta deve essere vantaggioso. Per un esercente che fattura 300mila euro all'anno, di cui 75mila euro di transato via POS, il costo totale dell'apparecchio è di 750-950 euro all'anno. Un costo accettabile, secondo noi, che peraltro annulla tutti i costi del contante legati al rischio di furti, al rischio marciapiede e al resto sbagliato. Non è vero che il contante è più vantaggioso del POS. L'esercente è il soggetto più scettico sul POS, va convinto. Credo che l'uso del contante non si possa combattere soltanto per legge, bisogna abbassare i costi dell'Interchange Fee e prevedere incentivi fiscali a vantaggio di esercenti che registrano un transato complessivo superiore al 50% in moneta elettronica. Basterebbe un intervento di 250 milioni di euro per farlo."
"I consumatori sono molto interessati ai pagamenti 'no cash', ma non vanno presi in giro - dice Massimilano Dona, Segretario Generale dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC) - Per questo dobbiamo stanare gli avversari della modernizzazione, che sono anche avversari dei consumatori. Alcuni esempi per chiarire: quante volte vi è capitato di attendere alla fila dei taxi l'auto bianca che accetta la carta di credito? Oppure di trovarsi al ristorante che non accetta una determinata carta di credito e sentirsi dire la solita scusa, 'il POS è rotto'? Oppure in periodo di saldi, andare alla cassa in negozio e sentirsi dire che la linea del POS è occupata? Queste sono prese in giro inammissibili per i consumatori. E ancora, per il booking online di viaggi, alcune carte di credito hanno prezzi maggiorati rispetto ad altre che sono gratis. Perché? I desiderata dei consumatori sono fondamentalmente tre: sicurezza, praticità e economicità".Un capitolo a parte meritano le App e gli acquisti mobili. Secondo l'Unione Nazionale Consumatori, il 30% degli acquisti online tramite App è indesiderato ma recedere dopo il fatidico click è un'impresa e lo si deve fare con comunicazione scritta.   
"Jusp è una start up specializzata in POS mobili che si agganciano a smartphone e tablet"- ha dettoStefano Calderano, Ceo di Jusp. "Un altro modo per allargare la platea degli utenti di carta sarebbe consentire il pagamento di stipendi e pensioni su carta prepagata. In altri paesi meno avanzati dell'Italia, come in Messico, Nigeria e Kenya, è già possibile".
"La scarsa diffusione delle carte di pagamento è un problema culturale di cui si parla dagli anni '80 - ha detto Walter Pinci, Responsabile Sistemi Pagamento di Bancoposta - Poste Italiane - c'è un tema culturale nel nostro paese, anche se il numero di POS installati in Italia è in linea con Francia e Germania. Per quanto riguarda invece i micropagamenti, c'è un gap infrastrutturale. Per diffondere la cultura dei pagamenti elettronici, Bancoposta ha avviato una partnership con il Miur, per diffondere l'uso di PostePay fra i giovani nelle scuole. Gli smartphone aiutano, anche se i ragazzi non li usano ancora per effettuare pagamenti. Detto questo, si può sfruttare il loro rapporto viscerale con lo smartphone per diffondere i pagamenti mobili". Negli uffici postali si concludono 550 milioni di pagamenti all'anno e da gennaio Poste Italiane hanno aperto a tutte le carte di pagamento con POS e tecnologia per bollettini, F24 e tutto il resto. I terminali NFC ready sono 45mila. C'è poi il capitolo del "postino elettronico": i portalettere sono muniti di terminali che consentono il pagamento di bollettini a domicilio. "Il legislatore potrebbe incentivare i pagamenti cashless abbattendo l'IVA dell'1%", chiude Pinci.  
  "Trenitalia emette ogni anno 2,7 miliardi di biglietti ferroviari, la metà dei quali in modalità elettronica -dice Enrico Grigliatti, Direttore Amministrazione Controllo e Finanza di Trenitalia - ogni anno registriamo 700 milioni di euro di transato via Internet, pari al 30% del totale, senza rimborsi su carta di credito. Il nostro personale di bordo è munito di 11mila POS. Il nostro problema sono i 2mila self service sul territorio, il dramma è la raccolta del contante che ammonta a 600 milioni di euro l'anno. I problemi dei self service riguardano le vandalizzazioni, noi peraltro non possiamo andare a ritirare i soldi tutti i giorni. La raccolta del contante è una macchina farraginosa, che costa tre volte tanto il transato in formato elettronico".
"A livello di tecnologie, ci siamo, il mercato dei pagamenti elettronici è pronto - ha detto Giovanni Vattani, Divisione Mercato Area Incassi di ENEL - quello che serve ora è un quid in più dal punto di vista legislativo. In questo senso, mancano passi in avanti significativi. Per quanto riguarda ENEL, non abbiamo più contatti con il contante; la clientela ci chiede strumenti diversi di pagamento, per questo sul sito di ENEL Energia abbiamo acceso il bottone MyBank. A Natale abbiamo lanciato nuove App, che consentono di pagare la bolletta via smartphone. E' possibile pagare con carta di credito e con codice QR. Abbiamo attivato il pagamento con PayPal, senza darne comunicazione, e il primo giorno sono stati in 300 a pagare in questa modalità. A breve abbiamo previsto la riapertura dei pagamenti con contante agli sportelli, ma tutti saranno muniti di POS. I rimborsi saranno fatti elettronicamente".

giovedì 6 febbraio 2014

La Risoluzione del Parlamento europeo del 23 ottobre 2013 sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro

Che il contante sia il mezzo più facile per effettuare transazioni non lecite era già noto: il suo essere anonimo e in quanto tale, non rintracciabile, lo ha sempre reso il mezzo preferito da tutti coloro che perseguono scopi non esattamente conformi a legge.
Ora, però, i dati dimostrano che questo trend si è addirittura rafforzato nell’ultimo decennio. 
La Risoluzione del Parlamento europeo del 23 ottobre 2013 sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro ha evidenziato infatti tre punti essenziali:

  1. nonostante i progressi della nuova tecnologia e dei metodi di pagamento dovrebbero dar luogo a una società più sicura e relativamente senza contante, l'uso del denaro contante rimane comune;
  2. l'emissione di banconote in euro, in particolare di taglio elevato, dal 2002 sono aumentate costantemente;
  3. il contante è ancora uno dei metodi più favoriti per rimpatriare i proventi di reato.
E’ davvero possibile continuare a difendere l’uso del contante con motivazioni complottistiche o inneggiando a presunte battaglie di libertà? Più raccolgo dati in proposito più non riesco a vederci la buona fede…
Ne vogliamo parlare?

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