giovedì 19 giugno 2014

Finalmente. Il piano di Renzi contro evasione ed elusione fiscale.

Dopo l’approvazione delle delega fiscale è in arrivo il decreto di attuazione. A fine mese sarà presentato un documento di indirizzo con le linee di intervento che saranno contenute nel corposo articolo 9 della delega fiscale. Interventi che saranno affiancati al potenziamento delle banche dati e delle possibilità di incrocio.
Già dal prossimo 30 giugno scatterà poi l’obbligo per commercianti e liberi professionisti di dotarsi di Pos per permettere il pagamento con bancomat, carta di credito, debito e prepagate ai proprio clienti, anche se il decreto che ha istituito l’obbligo non prevede alcuna sanzione per chi non rispetterà la “prescrizione”. 
Nel tentativo di spingere i consumatori a chiedere lo scontrino fiscale, il governo sta anche studiando di introdurre una sorta di lotteria periodica per coloro che lo conservano. Con questi interventi l’esecutivo intende aggredire l’evasione dell’Iva, dell’Irap e dell’Irpef.
Per combattere il mancato pagamento dell’imposta sul valore aggiunto si punterà sopratutto sulla fatturazione elettronica: ogni documento fiscale che sarà emesso tra produttori, grossisti e commercianti al dettaglio dovrà essere trasmesso online all’Agenzia.
Controlli mirati, poi, per  contrastare le frodi carosello, gli abusi nelle attività di money transfer o di trasferimento di immobili, i fenomeni di transfer pricing (tecnica elusiva attraverso la quale - “manipolando” i prezzi di trasferimento praticati nelle transazioni infragruppo - si spostano redditi imponibili da una società ad un’altra) e di delocalizzazione fittizia di impresa, nonché la fattispecie di elusione fiscale.
 Tutto - secondo Repubblica - condito con una misura di sistema: l’avvento generalizzato della moneta elettronica, tracciabile per definizione, con incentivi al sistema creditizio e delle telecomunicazioni (molte compagnie telefoniche, ad esempio, stanno sviluppando app per utilizzare carte di credito, carte prepagate e persino carte-sconto e buoni pasto).

venerdì 6 giugno 2014

Il rapporto 2014 della Corte dei Conti.

Cari lavoratori dipendenti e pensionati, e carissimi autonomi e imprenditori onesti (si, ce ne sono) che vi opponete all’abolizione del contante temendo lo strapotere delle banche o la perdita della vostra preziosa privacy, questo post è tutto per voi.

Mettete per un momento queste notizie sull’altro piatto della bilancia e vedete se siete davvero contenti di continuare a pagare sempre voi per tutti…
L’evasore fiscale è un ladro che ruba dalle vostre tasche!

Dal Rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica:

  1. la pressione fiscale effettiva, calcolata rapportando il carico impositivo solo al Pil “dichiarato” al  fisco, con esclusione della ricchezza non dichiarata (ma ricompresa, per stima, nel Pil ufficiale) è ormai oltre il 50 per cento, ben più di 10 punti rispetto quella ufficiale;
  2. per economia sommersa siamo ai vertici della graduatoria UE-17 quanto a dimensioni del fenomeno: il 21,1 per cento del Pil nel 2013;
  3. Per quanto concerne l’evasione fiscale Iva e Irap, per l’insieme dei due tributi il vuoto di gettito creato dall’evasione  sarebbe ammontato nel solo 2011 ad oltre 50 miliardi;
  4. per quanto concerne l’evasione fiscale Irpef, l’evasore fiscale riesce spesso a collocarsi in posizione reddituale utile per conseguire, in aggiunta ai frutti diretti dell’evasione, anche i benefici dello stato sociale;
  5. particolarmente elevato risulta il tasso di evasione del lavoro  autonomo e dei titolari di solo redditi da fabbricati, a fronte di un’evasione modesta o addirittura negativa dei titolari di reddito da lavoro dipendente o da pensione.
Conclude la Corte dei conti che il peso dell’evasione è “…per il nostro Paese un problema di  straordinaria gravità, tra le prime cause, se non la principale, delle difficoltà del sistema  produttivo, dell’elevato costo del lavoro, dello squilibrio dei conti pubblici, del malessere sociale esistente.”

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