venerdì 6 giugno 2014

Il rapporto 2014 della Corte dei Conti.

Cari lavoratori dipendenti e pensionati, e carissimi autonomi e imprenditori onesti (si, ce ne sono) che vi opponete all’abolizione del contante temendo lo strapotere delle banche o la perdita della vostra preziosa privacy, questo post è tutto per voi.

Mettete per un momento queste notizie sull’altro piatto della bilancia e vedete se siete davvero contenti di continuare a pagare sempre voi per tutti…
L’evasore fiscale è un ladro che ruba dalle vostre tasche!

Dal Rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica:

  1. la pressione fiscale effettiva, calcolata rapportando il carico impositivo solo al Pil “dichiarato” al  fisco, con esclusione della ricchezza non dichiarata (ma ricompresa, per stima, nel Pil ufficiale) è ormai oltre il 50 per cento, ben più di 10 punti rispetto quella ufficiale;
  2. per economia sommersa siamo ai vertici della graduatoria UE-17 quanto a dimensioni del fenomeno: il 21,1 per cento del Pil nel 2013;
  3. Per quanto concerne l’evasione fiscale Iva e Irap, per l’insieme dei due tributi il vuoto di gettito creato dall’evasione  sarebbe ammontato nel solo 2011 ad oltre 50 miliardi;
  4. per quanto concerne l’evasione fiscale Irpef, l’evasore fiscale riesce spesso a collocarsi in posizione reddituale utile per conseguire, in aggiunta ai frutti diretti dell’evasione, anche i benefici dello stato sociale;
  5. particolarmente elevato risulta il tasso di evasione del lavoro  autonomo e dei titolari di solo redditi da fabbricati, a fronte di un’evasione modesta o addirittura negativa dei titolari di reddito da lavoro dipendente o da pensione.
Conclude la Corte dei conti che il peso dell’evasione è “…per il nostro Paese un problema di  straordinaria gravità, tra le prime cause, se non la principale, delle difficoltà del sistema  produttivo, dell’elevato costo del lavoro, dello squilibrio dei conti pubblici, del malessere sociale esistente.”

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