Cari lavoratori dipendenti e pensionati, e carissimi
autonomi e imprenditori onesti (si, ce ne
sono) che vi opponete all’abolizione del contante temendo lo strapotere
delle banche o la perdita della vostra preziosa privacy, questo post è tutto
per voi.
Mettete per un momento queste notizie sull’altro
piatto della bilancia e vedete se siete davvero contenti di continuare a pagare
sempre voi per tutti…
L’evasore fiscale è
un ladro che ruba dalle vostre tasche!
Dal Rapporto 2014 sul coordinamento della finanza
pubblica:
- la pressione fiscale effettiva, calcolata rapportando il
carico impositivo solo al Pil “dichiarato” al fisco, con esclusione della ricchezza
non dichiarata (ma ricompresa, per stima, nel Pil ufficiale) è
ormai oltre il 50 per cento, ben più di 10 punti rispetto quella
ufficiale;
- per economia sommersa siamo ai vertici della
graduatoria UE-17 quanto a dimensioni del fenomeno: il 21,1
per cento del Pil nel 2013;
- Per quanto concerne l’evasione fiscale Iva
e Irap, per l’insieme dei due tributi il vuoto di gettito creato
dall’evasione sarebbe ammontato nel
solo 2011 ad oltre 50 miliardi;
- per quanto concerne
l’evasione fiscale Irpef, l’evasore fiscale riesce spesso a collocarsi in
posizione reddituale utile per conseguire, in aggiunta ai frutti diretti
dell’evasione, anche i benefici dello stato sociale;
- particolarmente elevato risulta il tasso di evasione del lavoro autonomo e dei titolari di solo redditi
da fabbricati, a fronte di un’evasione
modesta o addirittura negativa dei
titolari di reddito da lavoro dipendente o da pensione.
Conclude la Corte dei conti che il peso dell’evasione
è
“…per il nostro Paese un problema di
straordinaria gravità, tra le prime cause, se non la principale, delle
difficoltà del sistema produttivo,
dell’elevato costo del lavoro, dello squilibrio dei conti pubblici, del malessere sociale
esistente.”
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