sabato 8 febbraio 2014

Tanti spunti interessanti dal convegno "Obiettivo ePayment, lavorare insieme per un’Italia sempre più cashless".

Sergio Boccadutri, deputato di SEL ha presentato il 30 gennaio la proposta di legge di cui è  primo firmatario "Disposizioni concernenti la limitazione dell'uso del contante e la promozione dell'impiego della moneta elettronica", nel corso del convegno "Obiettivo ePayment, lavorare insieme per un’Italia sempre più cashless".


Il convegno é stato organizzato da CashlessWay, Global Hub for ePayment Culture, promotrice di diverse attività sulla lotta al contante come il No Cash Day, giunto alla sua terza edizione e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dello Sviluppo Economico.
"La mia proposta di legge ha l'obiettivo di promuovere ogni forma di pagamento elettronico, dall'ePayment all'mPayment passando per l'adozione di POS e l'uso della carta di debito e di credito, alla quale gli Italiani sono da sempre restii" - ha detto Boccadutri."Secondo stime della Guardia di Finanza il sommerso nel nostro paese raggiunge un totale di 270 miliardi di euro mentre l'evasione fiscale è a quota 170 miliardi e il conto della corruzione è di 60 miliardi all'anno. Si tratta di un danno, di un furto nei confronti del Paese, che la moneta elettronica può contribuire a contrastare con forza."
"Gli strumenti di ePayment in Italia sono in crescita, ma c'è una persistente resistenza alla loro adozione - ha detto Gianfranco Torriero, Direttore Centrale, Strategie e Mercato Finanziari dell'ABI -In media i cittadini effettuano 200 operazioni all'anno, il dato è in crescita, ma il 92% delle preferenze va ancora al contante. C'è poi un fenomeno che sembra illogico, vale a dire l'aumento dei prelievi all'ATM, perché la dotazione di POS in Italia è sui livelli europei. La tracciabilità dei pagamenti non piace agli italiani."
"L'eliminazione del contante serve ad eliminare l'opacità, ma in Italia il contante è gradito - ha detto Marco Di Capua, Vice Direttore dell'Agenzia delle Entrate - ad esempio, dal tabaccaio e dal benzianio puoi pagare soltanto in contanti e per paradosso il costo del contante si scarica suglia strumenti di pagamento no cash. Un tabaccaio deve venderti una stecca di sigari perché gli convenga accettare pagamenti con carta. La carta di credito e il telefonino, poi, devono funzionare in maniera diffusa altrimenti non funziona, perché il cittadino vuole certezze sul fronte della privacy e della sicurezza dei pagamenti no cash, che per aumentare la loro portata devono essere convenienti per l'utente. Per diffondere i pagamenti elettronici bisogna lavorare sulla comunicazione, sulla leva dei costi e sulla leva normativa senza per questo puntare soltanto su imposizioni ma rendendo più conveniente l'uso di uno strumento rispetto ad un altro".  
"Bassilichi gestisce 250mila POS in Italia, pari al 18%-20% della base totale nel paese - ha dettoMarco Di Cosimo, Direttore Pianificazione Strategica di Bassilichi - Dal nostro punto di vista, l'esercente deve diventare il punto nevralgico per migliorare l'uso del contante. Il nostro obiettivo è che sia l'esercente a dire al cliente 'Guardi, è meglio se paga con la carta di credito'. Ma perché ciò avvenga, il pagamento con carta deve essere vantaggioso. Per un esercente che fattura 300mila euro all'anno, di cui 75mila euro di transato via POS, il costo totale dell'apparecchio è di 750-950 euro all'anno. Un costo accettabile, secondo noi, che peraltro annulla tutti i costi del contante legati al rischio di furti, al rischio marciapiede e al resto sbagliato. Non è vero che il contante è più vantaggioso del POS. L'esercente è il soggetto più scettico sul POS, va convinto. Credo che l'uso del contante non si possa combattere soltanto per legge, bisogna abbassare i costi dell'Interchange Fee e prevedere incentivi fiscali a vantaggio di esercenti che registrano un transato complessivo superiore al 50% in moneta elettronica. Basterebbe un intervento di 250 milioni di euro per farlo."
"I consumatori sono molto interessati ai pagamenti 'no cash', ma non vanno presi in giro - dice Massimilano Dona, Segretario Generale dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC) - Per questo dobbiamo stanare gli avversari della modernizzazione, che sono anche avversari dei consumatori. Alcuni esempi per chiarire: quante volte vi è capitato di attendere alla fila dei taxi l'auto bianca che accetta la carta di credito? Oppure di trovarsi al ristorante che non accetta una determinata carta di credito e sentirsi dire la solita scusa, 'il POS è rotto'? Oppure in periodo di saldi, andare alla cassa in negozio e sentirsi dire che la linea del POS è occupata? Queste sono prese in giro inammissibili per i consumatori. E ancora, per il booking online di viaggi, alcune carte di credito hanno prezzi maggiorati rispetto ad altre che sono gratis. Perché? I desiderata dei consumatori sono fondamentalmente tre: sicurezza, praticità e economicità".Un capitolo a parte meritano le App e gli acquisti mobili. Secondo l'Unione Nazionale Consumatori, il 30% degli acquisti online tramite App è indesiderato ma recedere dopo il fatidico click è un'impresa e lo si deve fare con comunicazione scritta.   
"Jusp è una start up specializzata in POS mobili che si agganciano a smartphone e tablet"- ha dettoStefano Calderano, Ceo di Jusp. "Un altro modo per allargare la platea degli utenti di carta sarebbe consentire il pagamento di stipendi e pensioni su carta prepagata. In altri paesi meno avanzati dell'Italia, come in Messico, Nigeria e Kenya, è già possibile".
"La scarsa diffusione delle carte di pagamento è un problema culturale di cui si parla dagli anni '80 - ha detto Walter Pinci, Responsabile Sistemi Pagamento di Bancoposta - Poste Italiane - c'è un tema culturale nel nostro paese, anche se il numero di POS installati in Italia è in linea con Francia e Germania. Per quanto riguarda invece i micropagamenti, c'è un gap infrastrutturale. Per diffondere la cultura dei pagamenti elettronici, Bancoposta ha avviato una partnership con il Miur, per diffondere l'uso di PostePay fra i giovani nelle scuole. Gli smartphone aiutano, anche se i ragazzi non li usano ancora per effettuare pagamenti. Detto questo, si può sfruttare il loro rapporto viscerale con lo smartphone per diffondere i pagamenti mobili". Negli uffici postali si concludono 550 milioni di pagamenti all'anno e da gennaio Poste Italiane hanno aperto a tutte le carte di pagamento con POS e tecnologia per bollettini, F24 e tutto il resto. I terminali NFC ready sono 45mila. C'è poi il capitolo del "postino elettronico": i portalettere sono muniti di terminali che consentono il pagamento di bollettini a domicilio. "Il legislatore potrebbe incentivare i pagamenti cashless abbattendo l'IVA dell'1%", chiude Pinci.  
  "Trenitalia emette ogni anno 2,7 miliardi di biglietti ferroviari, la metà dei quali in modalità elettronica -dice Enrico Grigliatti, Direttore Amministrazione Controllo e Finanza di Trenitalia - ogni anno registriamo 700 milioni di euro di transato via Internet, pari al 30% del totale, senza rimborsi su carta di credito. Il nostro personale di bordo è munito di 11mila POS. Il nostro problema sono i 2mila self service sul territorio, il dramma è la raccolta del contante che ammonta a 600 milioni di euro l'anno. I problemi dei self service riguardano le vandalizzazioni, noi peraltro non possiamo andare a ritirare i soldi tutti i giorni. La raccolta del contante è una macchina farraginosa, che costa tre volte tanto il transato in formato elettronico".
"A livello di tecnologie, ci siamo, il mercato dei pagamenti elettronici è pronto - ha detto Giovanni Vattani, Divisione Mercato Area Incassi di ENEL - quello che serve ora è un quid in più dal punto di vista legislativo. In questo senso, mancano passi in avanti significativi. Per quanto riguarda ENEL, non abbiamo più contatti con il contante; la clientela ci chiede strumenti diversi di pagamento, per questo sul sito di ENEL Energia abbiamo acceso il bottone MyBank. A Natale abbiamo lanciato nuove App, che consentono di pagare la bolletta via smartphone. E' possibile pagare con carta di credito e con codice QR. Abbiamo attivato il pagamento con PayPal, senza darne comunicazione, e il primo giorno sono stati in 300 a pagare in questa modalità. A breve abbiamo previsto la riapertura dei pagamenti con contante agli sportelli, ma tutti saranno muniti di POS. I rimborsi saranno fatti elettronicamente".

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